dove ogni parola sarebbe di troppo





























































































Questa estate un piccolo gruppo di uomini e donne prenderà in mano lo zaino e il cuore e partirà alla volta del Kenya.
Qualcuno di loro conosce già l’Africa, il suo mal ed i suoi mali, altri la conoscono con la vista e l’intelletto ma non con il tatto e con l’olfatto.
Si pongono un obiettivo preciso: compiere un gesto di cambiamento, di pacifica protesta se vogliamo, mettersi in moto per migliorare, crederci perchè insieme è possibile.
Utopia o realtà?
Questa estate un piccolo gruppo di uomini e donne scenderà dai 5199 metri del Monte Kenya, una vetta alta e simbolica, dopo aver incontrato famiglie, comunità, stretto mani, impastato cemento, piantato alberi e confuso i pensieri.
Allora qualcosa sarà cambiato, il mondo sarà cambiato.
Ci sarà una nuova luce ed un nuovo ronzio nelle azioni di questi uomini e donne e nuovi semi di speranza piantati qua e là nella Terra.
Le disuguaglianze proseguiranno, soprusi e violenze non saranno sopite, gli interessi prevarranno sulla dignità, ma non qui, non ora e non noi: un piccolo manipolo di donne e uomini sanno che un’altra strada è possibile e deve essere percorsa con un ostinato sorriso.
Viaggiare, seminare, è così: forse non vedrò gli agognati cambiamenti del mondo, ma sarò io stesso a cambiare, vedere questo mondo con occhi nuovi e camminarvi sopra con un nuovo passo e, contagiando il passo di chi mi sta accanto, senza accorgermene, il Mondo sarà già cambiato.
Ma cosa sono queste sand dams?
Le sand dams sono robuste strutture impermeabili costruite a parziale sbarramento di un fiume a carattere stagionale allo scopo di raccogliere ed immagazzinare acqua.
La realizzazione ed il mantenimento di queste strutture sono semplici e a basso costo.
Il letto di questi corsi d’acqua è completamente asciutto durante la stagione secca e si trasforma in un fiume impetuoso durante la stagione delle piogge.
Purtroppo questo comportamento estremo del torrente ha impatto molto negativo sulle popolazioni e sull’ambiente. Lunghi periodi siccitosi in cui l’accesso all’acqua è difficile sia a scopo domestico che agricolo si alternano a periodi di correnti molto veloci che trasportano il sottile strato fertile superficiale della terra e rendono ostili le zone circostanti.
La zona di Kitui, grazie al solido strato roccioso che caratterizza il fondo di questi corsi d’acqua stagionali, si presta particolarmente alla realizzazione delle sand dams.
Per costruire una sand dam si scava un fossato trasversale al corso d’acqua di profondità sufficiente a raggiungere la roccia del substrato. Il fossato viene riempito di rocce e malta fino ad una altezza da 1 a 4 metri sopra la superficie. Questo lavoro viene svolto dalla popolazione locale con un supporto tecnico esperto. La partecipazione delle comunità alla realizzazione della sand dam è cruciale e crea il presupposto per una gestione responsabile, condivisa e consapevole di questa preziosa risorsa.
Durante la stagione delle piogge la sand dam lascia passare i solidi di granulometria fine (argille), mentre trattiene ghiaie e sabbie che, stratificandosi nelle successive stagioni delle piogge, formano un acquifero permanente a monte della sand dam, in grado di immagazzinare acqua che rimane disponibile durante tutto l’anno.
Trattenere acqua nella falda superficiale consente così alle comunità locali di avere accesso all’acqua anche durante la stagione secca, migliorando nettamente la qualità della vita domestica e dell’agricoltura.
Inoltre, la permanenza dell’acqua favorisce la creazione di microclima più umido e la crescita di piante tutto intorno, che a loro volta attenuano le problematiche legate al clima e forniscono risorse preziose per gli abitanti del luogo.
CEFA e SASOL conoscono bene l’impatto positivo che questi interventi generano sul territorio e sono felici ed orgogliosi di lavorare al fianco delle comunità di Kitui per realizzare 20 sand dams, a beneficio diretto di almeno 25.000 persone!
Per tutti la vita è una sfida.
Ci sono tantissime persone, come me e come te, cui la vita ogni giorno chiede sfide ancora più grandi per difendere i propri diritti di base: acqua, cibo, salute, istruzione.
Vogliamo sfidare noi stessi e le nostre forze esplorando diversi ambienti del Kenya fino in cima al monte Kenya, a 5000 metri, per ricordare che alla fine di uno sforzo c’è una vetta, che insieme possiamo farcela e che questa fatica non è nulla in confronto allo sforzo quotidiano di tante famiglie a noi così vicine eppure così lontane.
Camminare sui sentieri del Kenya significa accettare di camminare in salita, silenziosamente per conservare il fiato, ma con il sorriso di chi porta verso la vetta un sogno grande: donare una fonte d’acqua a 5000 famiglie di Kitui appena incontrate, con cui si è appena condiviso lo sforzo della costruzione della sand dam.
Camminare verso la Punta Lenana significa ricordare chi ha scalato quelle vette in totale solitudine reclamando la propria libertà, la libertà dell’Italia e soprattutto la libertà dalla guerra e da tutti i conflitti che impediscono lo sviluppo dignitoso ed equo dei popoli. (Mai sentito parlare di Felice Benuzzi, Giovanni Balletto e Vincenzo Barsotti?)
Camminare verso una vetta alta e impegnativa fa rimbombare ad ogni passo che le conquiste sono faticose ma ricorda anche la nostra fortuna di essere lì a respirare quell’aria rarefatta e libera, di conoscere una quotidianità fatta di affetti e certezze e necessità soddisfatte.
Camminare, camminare, il nostro augurio e impegno oggi è quello di metterci in marcia per far camminare di meno le donne e i bambini di Kitui per l’approvvigionamento di acqua, per la vendita dei prodotti agricoli, per raggiungere la scuola, per trovare un dispensario. Ecco: permettere di camminare di meno a chi già porta un pesante fardello e a tutti gli altri ricordare di mettersi ogni giorno in cammino e fare almeno un passo incontro ai bisogni dell’Altro.
Sarai dei nostri per condividere, ascoltare, immaginare, sognare e… partire?!?!
Il sorriso di questi bambini aspetta anche te!
Cari amici,
come ogni anno ci ritroviamo per la Cena di NataleSabato 12 Dicembre alle ore 20.00
via Magenta 10, Bologna
presso il City Hotelavremo la testimonianza di Luciano Centonze appena rientrato da Kitui, Kenya.
Il costo è di 30€. L’incasso servirà a sostenere le attività del CEFA in Kenya.
Vi preghiamo di comunicare la Vostra presenza entro mercoledì 9 Dicembre tramite mail a: info@cefaonlus.it o telefonicamente al 051.520285 a Rosa del CEFAVi aspettiamo numerosi !!
Farolini Patrizia
Presidente
Evviva!!
La generosità non ha confini: oggi ringraziamo Enrico di Milano che ce lo ricorda!
Coinvolgendo gli altri, raccontando del progetto di Kitui e condividendo i valori che guidano noi di Cefa – Il seme della solidarietà, la sua donazione è superiore alla fatidica “soglia Batian”!
Parteciperà alle nostre escursioni in Italia, alla preparazione atletica con i campioni e infine partirà con noi per il Kenya la prossima estate.
GRAZIE ENRICO!
Non vediamo l’ora di viaggiare con te!
I nostri Elisa e Roberto sono appena rientrati dal Kenya, dove hanno compiuto sopralluoghi e saluti presso i progetti di CEFA nel Paese e valutare possibili nuovi interventi sostenibili in sinergia con le comunità locali.
Chiaramente sono tornati zeppi di informazioni anche per noi, vogliamo organizzare al meglio il viaggio dei generosi partecipanti a questa sfida solidale!
Lasciamo la parola alle loro immagini, non vediamo l’ora che siano i nostri occhi a narrarle ancora, impossibile resistere alla voglia di partire!
Samburu, africa, strade rosse, polvere, progetti, acqua, agricoltura, speranze, sogni, desideri, difficoltà, sopravvivere, ridere, sorridere, missioni, impegno, cura, attenzione, senso, spazi infiniti.
Prime immagini dalla mia missione.
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Kitui, prigioni, lavoro, riabilitazione, ordine, fucili, portoni, guardie, celle, letti, latrine, lavoro, sarti, falegnami, formazione, sorrisi, ugali, matumbo, prigionieri, prigioniere, bambini
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Il baobab è come un papà ha il tronco forte con un corpo maturo, la sua corteccia è liscia scalfita solo da qualche cicatrice e dalle spinte degli elefanti, parte da terra e arriva al colletti con la stessa dimensione, poi si aprono le braccia, sono corte in realtà ma terminano con rametti che come mani lunghe abbracciano e proteggono.
Il baobab guarda in basso e protegge.
Penso che tutti i bambini dovrebbero avere la possibilità di vedere un baobab e abbracciando il suo tronco si sentirebbero protetti.
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Kitui est, sand dam, acqua, sole, secco, pozze, pozzi, taniche, fiumi, stagioni, scuola, bere
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Ultime foto dalla missione in Kenya:
Nairobi, Cafasso, centri di riabilitazione minorile, paure, rinascita, fine, soddisfazione,
mitico staff CEFA KENYA!!
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Il Monte Kenya e la riserva forestale circostante sono Sito Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, vieni a scoprirlo con noi!
I monti e le foreste della regione del Monte Kenya sono stati dichiarati Parco Nazionale già nel 1949, per proteggerne l’ecosistema. Nell’aprile del 1978 l’area è stata designata Riserva della Biosfera UNESCO. Il parco nazionale e le foreste sono state dichiarate Sito Patrimonio dell’umanità nel 1997.
Il Governo del Kenya ha basato questa importante scelta su 4 pilastri:
La superficie del parco nazionale è di 715 km quadrati, la maggior parte dei quali al di sopra dei 3000 metri. La superficie della riserva forestale è di 705 km quadrati; complessivamente il sito patrimonio dell’umanità risulta dunque di 1420 km quadrati.
La diversità altimetrica del parco, dai 1500 m ai 5199 m, rende possibile la presenza di diversi habitat, dalla foresta pluviale ai ghiacciai perenni.
La foresta pluviale si estende fino ai 3000 m circa, con alberi ad alto fusto che vanno degradando verso la macchia bassa. Questo ambiente e’ popolato da bufali neri, elefanti, leopardi, serval, antilopi, antilopi eland, scimmie colobus e babbuini.
Dai 3700 m inizia la fascia vegetazionale di lobelie giganti e seneci giganti, che arrivano fino ai 4500 m; notevoli distese si incontrano nelle valli McKinder e Chogoria.
Lobelia gigante in ammirazione del paesaggio.
Qui era 10 anni fa, sarà cresciuta? Scomparsa?
Lo scopriremo insieme!
Oltre i 4500 m inizia il deserto d’alta quota, con piccoli laghi alpini privi di forme di vita, fino a piccoli ghiacciai perenni tra le cime Nelion e Batian a circa 5000 m di altitudine.
Chi c’è dentro al dendrosenecio?
Il Monte Kenya è la montagna più alta del Kenya e la seconda montagna più alta d’Africa, dopo il Kilimanjaro.
Le vette più alte sono Batian (5199 m), Nelion (5188 m) e Point Lenana (4985 m).
La nostra sfida punta in alto, a quota 5199 e vogliamo condividerla con voi!
Vi lasciamo per un attimo a contemplare questa alba, vorremmo godere questa meraviglia insieme a voi dalla cima la prossima estate.
Il Monte Kenya è ubicato nella parte centrale del Paese, circa 16.5 km a sud dell’Equatore, a circa 150 km a nord-est di Nairobi.
Dal suo nome deriva il nome del Paese.
I nomi dei picchi più alti commemorano diversi capi Maasai: Mbatian, un uomo di medicina, Nelieng, suo fratello, Lenana e Sendeyo, i suoi figli. Anche Terere fu un capo Maasai.
Altri toponimi sono riferiti a esploratori e scalatori europei, come Shipton, Sommerfelt, Tilman, Dutton e Arthur.
Altri ancora ricordano personalità kenyane.
Eccoci in contemplazione della vetta, tanti anni or sono, con la stessa passione e lo stesso spirito.
Le culture delle popolazioni che vivono intorno al Monte Kenya sono strettamente legate alla loro montagna:
Una storia ebraica narra di un rabbino saggio e timorato di Dio che, una sera, dopo una giornata passata a consultare i libri delle antiche profezie, decise di uscire per la strada a fare una passeggiata distensiva.
Mentre camminava lentamente per una strada isolata, incontrò un guardiano che camminava avanti e indietro, con passi lunghi e decisi, davanti alla cancellata di un ricco podere.
“Per chi cammini, tu?”, chiese il rabbino, incuriosito.
Il guardiano disse il nome del suo padrone. Poi, subito dopo, chiese al rabbino: “E tu, per chi cammini?“.Questa domanda, conclude la storia, si conficcò nel cuore del rabbino.
E tu, per chi cammini?
Per chi sono tutti i passi e gli affanni di questa giornata?
Per chi vivi?
Puoi vivere solo per qualcuno.
Ad ogni passo, oggi, ripeti il suo nome.
Mai avrai avuto una giornata così leggera.Bruno Ferrero, Il canto del grillo
Noi ora vogliamo camminare per le famiglie di Kitui, ricordando ad ogni passo il passo di una donna che si reca a prendere acqua, il passo di un bambino che lavora il suo campo, condividendo -anche solo per un istante ed in minima parte- la loro fatica, un sorriso e farci testimoni che un altro modo di camminare insieme è possibile e vogliamo realizzarlo!
Cammina con noi: 3 passi per nutrire il pianeta, davvero.
La Contea di Kitui si trova nella parte sud-orientale del Kenya, in una zona prevalentemente arida o semi-arida. Conta una popolazione di circa 1 milione di persone, distribuite su una superficie di circa 24000 km2. L’attività prevalente è l’agricoltura di sussistenza.
Al fine di incentivare e facilitare stili di vita sostenibili e per rispondere efficacemente alla siccità, CEFA ha deciso di concentrare il suo intervento in una zona fortemente disagiata della contea di Kitui a causa della siccità prolungata, accrescendo l’accesso all’acqua attraverso la costruzione di 10 fonti di acqua, equipaggiate con pompe a mano e abbeveratoi per il bestiame, al fine di raccogliere l’acqua dai fiumi stagionali.
Questo progetto vuole sostenere la popolazione locale nella creazioni di orti, nella conservazione dell’acqua e nella raccolta delle colture. Attraverso un accesso migliore all’acqua per usi domestici e produttivi e al mercato con colture resistenti quali sorgo, soia, nonché apicoltura.
I beneficiari avranno l’opportunità di diversificare il loro sostentamento e di conseguenza sviluppare strategie efficaci per ridurre e gestire i rischi legati alle forti siccità che sono spesso causa di fame e malnutrizione sia nei bambini che negli adulti di queste zone.
Si stima che circa 5000 persone che beneficeranno dell’accesso all’acqua per usi domestici e 2500 agricoltori per le attività di formazione agricola.
Cari amici!
Inizia una grande avventura, che ci porterà in giro per il mondo per un anno intero e culminerà in vetta al Monte Kenya (5199 m slm), dove andremo insieme ad alcuni di voi per supportare la realizzazione di dighe in sabbia e coltivazioni sostenibili per le popolazioni di Kitui, in Kenya.
In giro per il mondo, a partire da Expo, controverso crocevia di popoli, dove Cefa è presente al Padiglione Zero per dimostrare attraverso l’impegno sul campo che un’altra economia è possibile, che la sovranità alimentare un’esigenza e la lotta alla fame e la povertà un impegno quotidiano.
Il nostro progetto Africa Milk Project è stato selezionato, insieme ad altri 4 progetti individuati tra più di 800 proposte internazionali, come migliore best practice nella categoria “Sviluppo sostenibile nelle piccole comunità rurale in aree marginali”.
E là vi aspettiamo.
La sfida parte ora, aperta a tutti, da tutto il mondo, per essere i veri protagonisti della raccolta fondi a favore del progetto idrico e agricolo di Kitui. Coloro che raccoglieranno 5199 euro, potranno partecipare ad un viaggio straordinario nel cuore del Kenya, visitare il progetto di Kitui ed affrontare l’ascesa al Monte Kenya insieme a guide locali.
Per tutti gli iscritti, subito in regalo lo zainetto Cefa, ricco di doni e spunti per organizzare la propria raccolta fondi.
E per chi raggiunge le quote intermedie, bellissime occasioni di sport, montagna e condivisione: per chi raggiunge la quota Kitui (1152 euro = 1152 metri slm) una escursione di pace e memoria a Monte Sole (BO), per chi raggiunge la quota Sirimon (2650 euro = 2650 metri slm) una giornata di sci nello splendore delle Dolomiti insieme ad un maestro di sci.
E per la preparazione atletica ci affidiamo agli esperti: 1 giornata di sport in alta quota in Marmolada con Filippo Beccari, campione di scialpinismo e guida alpina ed 1 giornata a Bologna con il personal trainer esperto di sport all’aperto Federico Andreoli.
Non resta che contattare subito Giulia e iniziare la raccolta!
Per qualsiasi informazione non esitare a metterti in contatto con noi,
il nostro obiettivo è condividere questo emozionante cammino con le tante persone solidali che vogliono allenare con noi il cuore!
telefona: 051 520285
scrivi: info@cefaonlus.it