Questa estate un piccolo gruppo di uomini e donne prenderà in mano lo zaino e il cuore e partirà alla volta del Kenya.
Qualcuno di loro conosce già l’Africa, il suo mal ed i suoi mali, altri la conoscono con la vista e l’intelletto ma non con il tatto e con l’olfatto.
Si pongono un obiettivo preciso: compiere un gesto di cambiamento, di pacifica protesta se vogliamo, mettersi in moto per migliorare, crederci perchè insieme è possibile.
Utopia o realtà?
Questa estate un piccolo gruppo di uomini e donne scenderà dai 5199 metri del Monte Kenya, una vetta alta e simbolica, dopo aver incontrato famiglie, comunità, stretto mani, impastato cemento, piantato alberi e confuso i pensieri.
Allora qualcosa sarà cambiato, il mondo sarà cambiato.
Ci sarà una nuova luce ed un nuovo ronzio nelle azioni di questi uomini e donne e nuovi semi di speranza piantati qua e là nella Terra.
Le disuguaglianze proseguiranno, soprusi e violenze non saranno sopite, gli interessi prevarranno sulla dignità, ma non qui, non ora e non noi: un piccolo manipolo di donne e uomini sanno che un’altra strada è possibile e deve essere percorsa con un ostinato sorriso.
Viaggiare, seminare, è così: forse non vedrò gli agognati cambiamenti del mondo, ma sarò io stesso a cambiare, vedere questo mondo con occhi nuovi e camminarvi sopra con un nuovo passo e, contagiando il passo di chi mi sta accanto, senza accorgermene, il Mondo sarà già cambiato.